Questo sito si avvale di cookie tecnici, di cookie analitici e di altri cookie, anche di terze parti, necessari per il funzionamento, per interagire con social network e per usufruire di servizi offerti dal sito. Chiudendo questo banner o accedendo a un'altra pagina del sito acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Per saperne di piu'

Approvo

Ultimi post

  • Servizio momentaneamente non disponibile. Leggi i post qui.

Mimmo Jodice. L'enigma della luce

Castello, Salone del Parlamento e sale attigue della Galleria Arte Antica (11, 12 e 13)

5 aprile – 4 novembre 2025

orari e biglietti

Mostra realizzata dai Civici Musei di Udine a cura di Silvia Bianco, Alessandra Mauro, Roberto Koch in collaborazione con Angela Salomone Iodice, Barbara Iodice, Suleima Autore

 

I Civici Musei di Udine, proseguendo la riflessione sul valore della fotografia come opera d’arte e, lavorando sull’opera e gli archivi di grandi fotografi italiani, propongono, per la prima volta in regione, una mostra antologica negli spazi del Castello rendendo omaggio al celebre fotografo napoletano Mimmo Jodice, già vincitore, nel 1992 del Premio FVG Fotografia conferito dal CRAF.

Nato a Napoli nel 1934, Mimmo Jodice si avvicina alla fotografia attratto dalla sua capacità di creare visioni. Il suo percorso, complesso e lungo, attraversa la fotografia e l’arte italiana nelle sue diverse fasi: dalle sperimentazioni concettuali degli anni sessanta a una fotografia che fissa dritto negli occhi le piaghe sociali; da una ridefinizione del paesaggio italiano, nella stagione dei lavori collettivi intorno alla possibilità di guardare ancora il “Bel Paese”, fino alla ricerca più rarefatta e puntuale sui luoghi e il patrimonio del nostro passato. Un percorso artistico particolare, vario e sempre coerente che lo stesso Jodice, nel libro La camera incantata, ha descritto attraverso alcune parole chiave che lo rappresentano: linguaggio, persone, silenzio, enigma, prospettive e riverberi.

La mostra presenta 140 fotografie realizzate tra il 1964 e il 2015, tra le quali diverse delle opere più iconiche che hanno definitivamente attestato la grandezza del maestro napoletano, opere in bianco e nero di diversi formati e in varie composizioni in un percorso e selezione nuovi, studiati per il Museo di Udine.

L’esposizione nasce dalla collaborazione con il celebre fotografo proponendo una sequenza di immagini inedita grazie ad un percorso espositivo pensato per ripercorrere l’attività e il processo creativo, ricercato e innovativo del maestro napoletano, sottolineando le peculiarità e le particolarità in una sequenza tematica che riprende i temi principali della sua opere: linguaggi, attenzione al sociale e alle tradizioni, silenzio, rapporto con le opere del passato, visioni di natura e città che vanno oltre i limiti geografici nazionali in una visione artistica globale.

Un processo raffinato e intimo il lavoro di Jodice, che si arricchisce delle sue memorie personali, del suo vissuto in una città ricca e complessa come Napoli fatta di luoghi, persone e memorie, della sua capacità di mostrarci la realtà osservata attraverso il filtro di un tempo diverso e sospeso. La mostra, a partire dallo studio del percorso artistico e creativo, propone una sintesi della produzione del maestro napoletano, ripercorrendo e soffermandosi sui principali temi ispiratori della sua arte, seguendo il filo che unisce i progetti e narra la sua poetica.

Linguaggi, Città, da Napoli - la sua Napoli – passando da Trieste e aprendosi alle città del mondo, rapporto con la Storia ed il Passato, Natura e Mari.

La mostra Mimmo Jodice. L’enigma della luce propone un percorso nuovo e quanto più possibile completo per illustrare l’opera dell’artista. I curatori hanno proposto l’esposizione di progetti completi per coinvolgere maggiormente il pubblico e dare la possibilità anche ai più giovani di comprendere linguaggio e contenuti.

Tra le fotografie dedicate alle città, è presentato un nucleo di fotografie realizzate a Trieste nel 1985; nella sezione dedicata alla Natura trova spazio l’intero progetto Eden, realizzato nel 1995, costituito da 44 fotografie in cui Jodice rivisita il tema classico della natura morta fotografando composizioni inusuali come metafora sulla violenza quotidiana, la violenza persuasiva e pervasiva con la quale bisogni indotti ed effimeri ci seducono.

I visitatori incrociano gli sguardi delle statue del passato nelle opere Anamnesi e I volti della memoria.

La visita alla mostra si conclude nel silenzio dei mari di Jodice e con un estratto del documentario realizzato da Mario Martone in cui Mimmo Jodice si racconta.

 

Per il programma di visite guidate consultare la sezione news e didattica.

 

Orario di apertura: da martedì a domenica 10-18, chiuso il lunedì

Chiuso il 20 aprile (Pasqua) e il 1° maggio

Aperture straordinarie: lunedì 21 aprile (Pasquetta), lunedì 2 giugno

 

 

OSZAR »